Uno dei temi di ricerca e sviluppo che risultano di maggior interesse per la Rovagnati Vincenzo; è quello della progressiva sostituzione delle sostanze chimiche utilizzate nel ciclo produttivo e che sono ritenute nocive per l’ambiente.
Utilizzando diverse tipologie di crine e di pelo animale per la tessitura delle proprie interfodere, l’azienda è costretta a mettere in atto misure che permettano di conservare il prodotto prevenendo attacchi da parte di insetti e di altri parassiti.
A livello di prodotto finito ciò è possibile mediante il confezionamento sottovuoto in apposite buste che impediscono il contatto del tessuto con l’ambiente esterno, creando una barriera inattaccabile da camole e altri parassiti.
Per le materie prime è però più complesso prevenire le infestazioni, e di solito si procede introducendo negli imballaggi quantità calibrate di prodotti atti a tenere lontane camole ed altri infestanti.
Tracce degli agenti chimici rimangono però presenti sulle fibre, e risulta necessario eliminarle dopo il processo di tessitura. La sostituzione di queste sostanze con prodotti o altre soluzioni ecologiche dalle medesime proprietà permetterebbe la riduzione degli inquinanti nelle acque reflue, con conseguente diminuzione dei costi di depurazione, e garantirebbe all’azienda la possibilità di migliorare la qualità percepita e presentare i propri prodotti mediante l’acquisizione di idonee certificazioni che attestino che gli stessi sono privi di tracce di sostanze in grado di provocare irritazioni cutanee ed altri problemi di salute.
Per trovare soluzione al problema sono stati svolti diversi test di resistenza di diverse tipologie di imballaggi all’azione dei parassiti, impiegandoli sia sulla materia prima che sui prodotti finiti.
Si è poi avviato un percorso di collaborazione con l’Università di Bergamo, per identificare soluzioni tecnologiche innovative nonché sostanze a minor impatto ambientale da sostituire sia per la conservazione delle materie prime e dei prodotti finiti, che durante le lavorazioni ed in particolare nelle fasi di finissaggio.
Il passo successivo sarà. la sostituzione di alcuni dei prodotti chimici impiegati per il lavaggio dei tessuti, in particolare di quelli utilizzati per la rimozione dell’olio presente su alcune tipologie di crine, con altri preparati dalle caratteristiche ecologiche, e l’adozione di tecniche che ne permettano l’uso nella minore quantità possibile. Il tutto per portare del giro di qualche anno, alla certificabilità dell’intera produzione Rovagnati come “green”.